giovedì 3 settembre 2009

Diario di un educatore

E tutto cambiò all'improvviso!

Il mio primo impatto con il mondo della scuola: un delirio!

Che ci vado a fare alle convocazioni?? Insegnanti sui tetti, tagli, entrare a lavorare a scuola sembra impossibile. Sono al mare con Marilena... chi me lo fa fare?? Lo faccio lo stesso. Lei mi sprona ...

Non sento la sveglia delle 5. Mi sveglio di soprassalto. e' trooppo tardi. Provo lo stesso. Miracolo: Ci riesco!

Perendo l'I.C. da Napoli delle 6.14, alle 8.15 sono a Roma, bus 38 ed eccomi alla scuola Settembrini. E' qua che avvengono le chiamate in base alle quali gli insegnanti sono assegnati ai posti disponibili nelle scuole.
Io ho delle possibilità per un posto come maestro di sostegno. Per il posto comune non è nemmeno possibile metterci il pensiero.

Il primo impatto è terribile: una bolgia urlante di gente chi si accalca davanti ai fogli delle disponibilità. Il corridoio pieno di gente che rimbomba. Uno shock.
Dopo qualche minuto mi riprendo e arrivo confuso da una bidella alla quale dico "io sono qui per il sostegno, che devo fare?" e quella "va ar terzo piano", e io "aaah, grazie".
Salgo una scalinata grande e larga che non finisce mai "ma che fanno??! provano l'abilità dfisica dei futuri insegnanti di sostegno??", penso mentre mi immedesimo in Asterix nel palazzo della burocrazia.
Arrivo su col fiatone ed eccomi in un altra bolgia. Un altro corridoio con circa un centinaio di persone, di nuovo tutte affollate intorno ai fogli delle disponibilità. un fondo c'è un omino cicciotto e lucido, con gli occhiali, che mi dice di sedermi ed aspettare che ci chiamino loro.
Che scuola scegliere? Roma Nord! Il tempo passa. Vengono chiamati i primi 20. Mi rendo conto di non essere per nulla perparato: qui hanno tutti i foglietti dove segnano le scuole... io no.
Iniziano a chiamare, il cuore batte, sono teso, saluto due ragazze che hanno fatto l'università con me. Chaimano i primi 20, il tabellone con le disponniblilità è di nuono visibile, la massa amorfa che vi si di accalcava sopra è andata a sedersi altrove. Mi avvvicino e scopro che, oltre a decine di nomi di scuole tutti uguali, tutti per me senza significato, ve ne sono alcune diverse: le scuole fuori Roma riportano la dicitura del comune!! Capena, Campagnano, Morlupo, Mazzano... sono i nomi dei paesi che conosco: luce!

Telefono a Mari, le chedo quale distanza da Roma peferirebbe. Mi sembra impossibile poter scegliere, ci sarà un errore, telefono a mia zia (potenza della tecnologia cellulare!). Mi informo su distanze da Roma, collegamenti, minuti, luoghi...

Anguillara, sul lago di Bracciano, ben collegata con Roma, 4 posti disponibili. Sì, mi piace. Ritelefono a Mari e le dico che Anguillara mi piace e che piacerà anche a lei. Mi siedo. Mi alzo. Dal megafono chiamano. Mi risiedo... poi

succede tutto

in un MOMENTO

Sono per strada. Ballo. Le lacrime agli occhi. Marlilena piange. Mio nonno si emoziona. Gli amici si congratulano.
Ho in mano l'assegnazione annuale per un posto da insegnante di sostegno nella scuola elementare di Anguillara.
Devo telefononare a scuola, domani prendo servizio, da oggi mi pagano.
Marilena piange. Il mondo cambia. Io ballo... e piango.

Balliamo e piangiamo per un contratto fino al 30 giugno ed una vita che cambia, anzi, per due vite che cambiano.

4 commenti:

  1. Ehi Loto... Come vedi mi ricordo del tuo blog... Lo leggo ogni tanto e sono davvero felice per te!!! Te lo meriti proprio!!! =)
    ciao ciao,
    Rita (Dublino XD)

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  2. ciao Rita, felice di avere tue notizie, ora ti scrivo in privato.

    Loto

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