lunedì 13 luglio 2009

Wesley college I turno

E' difficile sintetizzare due settimane così intense e piacevoli come quelle che ho vissuto facendo l'accompagnatore al soggiorno-studio INPDAP a Dublino dal 25 giugno al 9 luglio.

Partenza: sono due notti che non dormo, pullman, aereo, pullman. Qualche battuta tra una ronfata e l'altra.

I ragazzi sono stupendi, a 15 anni hanno il mondo in mano, il mondo è loro e penso che è solo per ingannarci che a volte danno la sensazione di non saperlo.

Rita, Vincenzino, Laura, Rossella, Armando, Serena, Ylenia, Antonio, Michela, Alice, e poi Andrea, Paola, Lucilla, Federica, Titti, Antonella, Rossella, Letizia, Chiara, Claudia, Vincenzo (Mr R.), Laura, Rosario, Carlo, Gianmarco, Daddo, Marco, Enrico, i Cosentini e poi tutti gli altri, uno dopo l'altro, tutti e 173, non sono solo nomi, non sono solo ragazzi e ragazze. Sono tesori immensi, piccoli uomini e donne che, per il solo fatto di essere nati in questa epoca, già portano sulle spalle il peso di responsabilità storiche.

Io credo che siano molto più consapevoli degli adulti rispetto a quanto sta accadendo. Questi ragazzi vivono in un mondo di cellulari e I-pod con la precisa intenzione di prendere le distanze da un mondo degli adulti che trovano brutto, stupido, incapace di comprendere se stesso.

In ognuno di loro vedo a volte un monaco zen che con le cuffie alle orecchie si isola dal mondo, in profonda meditazione accumula le energie dei livelli astrali più elevati al solo fine di essere impeccabile nella grande battaglia.

Questi ragazzi sanno che il mondo dorato nel quale i genitori li hanno viziati è fragile, sanno che potrebbe andare in frantumi e forse, nel profondo, ne sono addirittura certi, allora sanno che, come gatti, dovranno spiccare il balzo ed affrontare la forza sconosciuta che si cela tra le tenebre. Sanno che nella grande battaglia un passo falso può equivalere ad un Game Over.

Questi ragazzi sono ragazzi, e rivendicano il loro diritto ad esserlo. Sono innocenti perchè ciò che sono è ancora in maggioranza dovuto all'ambiente nel quale sono cresciuti. I ragazzi vogliono fare cazzate, vogliono mettere alla prova gli adulti, vogliono saggiarne integrità, forza e coerenza. I ragazzi sono ragazzi e noi dobbiamo combattere con tutte le nostre forze per preservare il loro diritto ad esserlo, a non dover crescere troppo infretta.

Questi ragazzi ci odiano perchè non siamo capaci di ascoltarli, perchè non li capiamo, perchè ne abbiamo paura e li lasciamo a loro stessi, perchè dovranno fare tutto da soli, perchè noi li stiamo tradendo: dopo averli sedotti, avendogli fatto credere che noi sapevamo tutto, ci ha spaventato la loro superiore integrità e li abbiamo abbandonati a loro stessi. Ci odiano perchè sanno che se vivono in un mondo di merda la responsabilità è anche nostra, della nostra inettitudine a lottare per un mondo migliore.

Questi ragazzi ci amano perchè sentono di essere vulnerabili, sentono di non avere tutte le forze e le competenze necessarie. Ci amano perchè vorrebbero che li ascoltassimo, che fossimo capaci di comunicare con loro.

Dentro ognuno di loro, ogni giorno, si raccolgono migliaia di storie che non verranno ascoltate nè comprese da nessun adulto.

Questi ragazzi cercano coerenza, giustizia, verità, competenza, affetto, divertimento, serenità, confronto, serietà, domande, prospettive credibili.

Questi ragazzi hanno un bisogno immenso di noi, ma mai quanto noi abbiamo bisogno di loro.

Ringrazio tutti loro ed i colleghi che, con umiltà, hanno capito questo e sono capaci di ascoltare.
Gli altri educatori (non necessariamente presenti a wesley) farebbero meglio a cambiare loro, o a cambiare mestiere.

Grazie a questi ragazzi, e ai colleghi che sono capaci a dialogare,
in queste due settimane sono stato veramente bene.

Un grazie speciale a Mirabelli!


7 commenti:

  1. ...Complimenti davvero!!! Sei uno dei pochi che sa capire noi ragazzi, che sa avere la pazienza necessaria, che sa stare ad ascoltare quello che abbiamo da dire, che rende "suo" ogni nostro "problemino", che sa accettare ogni tipo di scherzo, che prende tutte le battute sul ridere, anche quelle un po' "fastidiose"... Ti stimo! Ti stimo perchè sai vivere e sai insegnare a farlo, sai indicarci la strada giusta... Sai stare lì ad aiutarci, senza mai giudicare...
    Ripenso alla vacanza e, sai, devo confessartelo: quando dovevo prendere qualche decisione che avrebbe potuto avere ripercussioni sulla mia quotidianetà italiana, pensavo a te, a quello che avresti fatto tu, a cosa c'avresti consigliato... Sei stato un modello e le parole che hai scritto qui sopra mi hanno colpita davvero tanto... Hai molta fiducia in noi, più di quanta ne abbiamo noi stessi... Ci credi davvero... E... Allora ci crederò anch'io!!! Lo farò perchè se ci riesce un altro a credere in me, allora perchè non dovrei farcela io??? Hai ragione tu: abbiamo il mondo in mano... Siamo piccoli uomini e piccole donne, ma diventeremo grandi un giorno... Ne sono sicura!!! E sarà anche merito tuo!!!
    Grazie!!!
    Rita

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  2. Grazie a te, per il bel commento e per i 15 fantastici giorni passati con i Viking Flowers...
    ...Ti stimo.

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  3. complimentarmi con lei sarebbe semplice e banale,e comunque non basterebbe a dimostrarle la mia ammirazione. Per me, che sono una mamma apprensiva e a volte soffocante, mandare mia figlia a Dublino senza la mia continua e attenta supervisione è stato davvero difficile.L'ho fatto perchè voglio dare a mia figlia la possibilità di crescere e perchè ho tanta fiducia in lei. Leggendo il suo scritto ho capito che ai nostri figli può capitare di incontrare grandi persone anche fuori dal sicuro nido familiare e questo aiuta anche noi genitori a vivere un pò più serenamente senza il complesso del male dietro ogni angolo.
    Auguri di cuore per la sua vita e che si avveri tutto ciò che desidera!...Grazie,Katia(mamma di Rita).

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  4. grazie mille purtroppo noi - educatori-per-scelta-di-vita, come amo definire quelli che fanno questo lavoro col cuore - viviamo molto poco di soddisfazioni materiali (precarità, paghe da miseria etc) mentre i riscontri dei ragazzi e di voi genitori sono il grande motivo di soddisfazione e la spinta che ci sostiene nell'andare avanti.
    Questi ragazzi stanno crescendo in un mondo molto difficile, hanno bisogno di tutto il nostro ascolto e fiducia...Ma, mi raccomando, non viziateli! (chiaramente non parlo di lei, ma i generale)

    Lotus

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  5. Ciao Loto Sono il tuo Arcinemico, in questo momento sono a Limerick, i ragazzi sono a scuola, vorrei soltanto dirti che mi ha fatto piacere conoscerti emi sono trovato molto bene lavorare con te acnhe con il tuo gruppo mi sono divertito e` stata una bellissima esperienza.
    Con amicizia Gianluca, Senza nome.

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  6. E magari ci rincontreremo in un giorno di sole a Ballare La MIRABELLI DANCE,

    ciaoo ragazzi

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  7. Il piacere è stato reciproco, magari sempre lavorare con persone così competenti... sia mai che magari riusciremo a fare delle altre cose assieme... il mio obiettivo rimane trasferirmi a Roma.
    Buona esperienza a Limerick.

    Caro Arcinemico innominato, ti saluto a passo di Mirabelli Dance!

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