mercoledì 1 aprile 2009

Diario di un educatore

1 aprile

Giornata al casale. Piove, ma poi il tempo si aggiusta un po'. Durante il dopo scuola pochi ragazzi. Ne approfitto per mettermi vicino a Terry che deve inventarsi una storia. Naturalmente non ha voglia (non hanno mai voglia di fare nulla: "Mi sfasterio"). Adotto il metodo dei bigliettini che descrive Don Milani ne la Lettera ad una professoressa. Lei si appassiona alquanto, anche se la sua compagna tenta costantemente di distrarla, forse gelosa nel vederla così applicata a qualcosa di "diverso", al termine del tempo disponibile ancora non ha finito di scrivere ci promette comunque che terminerà a casa. Con Titti abbiamo invece un grosso problema nel farle comprendere il ragionamento per il quale conoscendo la lungezza complessiva del segmento AC, sia possibile determinarne le lunghezze relative dei segmenti AB e BC, sapendo che AB=3/4BC.
Alle 16.30 ci spostiamo alla sede dell'educativa. C'è un problema. Da tempo 6/7 ragazzi molto grandi (20-40 anni) non iscritti vengono all'educativa per giocare a biliardino e ping-pong. Questo comporta problemi nella gestione degli spazi, che diventano evidenti nel momento in cui tra due di loro si scatena una disputa "molto accesa", poi sedata. Ci impegnamo per chiarire che se vogliono stare con noi devono anche loro rispettare le regole, ma non è semplice visto che, per molti versi, siamo noi stessi ad essere loro "ospiti" nel territorio del Casale.
Il mercoledì è dedicato ai giochi "diversi" ovvero a tentare di coinvolgere i ragazzi in giochi che non siano solo calcetto e pallavolo, impresa spesso molto ardua. per fortuna è oggi con noi la mia compagna, Marilena, abilissima nel coinvolgerli in "giochi diversi" da lei proposti.
La gionata si conclude con la festa di compleanno di Scricciolo, tutorato da Marilena, nel centro. E' un momento molto carino nel quale la comunità dei ragazzi si riunisce per festeggiare il nono compleanno di uno dei suoi membri.
Nota di servizio: oggi ho espresso alle colleghe Carolina e Irene il mio, e non solo mio, bisogno di dare vita ad una riunione con operatori e coordinatori per ridefinire le strategie educative, condividere le regole, le modalità, le pratiche, ecc. Riunione tanto più necessaria in quanto l'equìpe, con il nuovo orario, è stata ridefinita. Se Carolina (membra della vecchia équipe) condivideva, irene non era d'accordo, argomentando, alla fine, che noi del vecchio gruppo dovevamo dire ai nuovi cosa dovevano fare perchè ora non c'era la possibilità di fare riunioni essendo i dirigenti impegnati in altre cose.
Mi è sembrato questo un esempio lampante di come la dittatura dell'emergenza quotidiana si impone su di noi contrastando la necessità di costituire una èquipe omogenea con pratiche, intenti ed obiettivi condivisi. Questo bisogno stringente per chi vive quotidianamente il territorio sembra essere considcerato un orpello da parte di chi ha ruoli direttivi.
Chiudendo il centro salutiamo i ragazzi che entrano ed escono dalla casa di Scricciolo, dove continua la festa.

Lotus

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