mercoledì 1 aprile 2009

Diario di un educatore

31 marzo

Poichè il progetto nel quale lavoro versa, come tutto il settore socio-assistenziale, in cattive acque, mi sono state ridotte le ore. Ora faccio 3 giorni di 4 ore: un giorno ai Quartieri Spagnoli, due al Casale di Posillipo. Il progetto è una educativa territoriale, ragazzi dagli 8 ai 16 anni dalle 14.30 alle 18.30.
Ho vissuto con sofferenza questa riduzione, primo perchè all'atto del colloquio mi dissero che avrebbero puntato su di me per aprire un centro di aggregazione giovanile a Piazza Plebiscito... ma nulla si è concretizzato, secondo perchè mi sento di fatto estromesso dalla èquipe e vedo i ragazzi solo un giorno a settimana ai Quartieri, due al Casale.
Questa è la seconda settimana del nuovo orario, sono arrivato al lavoro molto demotivato. Le prime due ore sono di compiti, le seconde due organizzo il laboratorio di manualità.
Premetto che ai QS il laboratorio si svolge in un Open Space di circa 90 m2 dove i ragazzi sono attirati anche da un "divanetto delle chiacchiere" in un angolo, un calcio balilla in un altro, i tavoli di quelli che finiscono i compiti. Dalle 16.30 alle 18, nel centro della stanza si collocano i due tavoli nei quali ci appoggiamo per il laboratorio.
Prima sorpresa: la settimana scorsa abbiamo attaccato un cartello dal titolo "Le mie proposte per il laboratorio con Diego" (io) i ragazzi lo hanno praticamente riempito.
Iniziamo a discutere le loro proposte, fattibilità, materiali, etc. Ne emerge il seguente elenco:
  • costruire un biliardo
  • finire di aggiustare il biliardino dei piccoli
  • costruire un mobiletto di legno
  • aggiustare e ridipingere il mobile bianco
  • fare dei disegni per abbellire la stanza
  • costruire piccoli oggetti con la carta pesta
  • pulire i mobili della stanza
  • mettere la pila agli orologi fermi (fatto immediatamente)
Ci siamo quindi messi a lavorare. Un gruppo ha finito di ricoprire il fragile biliardino dei piccoli con carta e colla. La settimana scorsa avevamo fatto quattro strati di giornale, ora un ultimo strato di carta bianca riciclata, di modo che la settimana prossima ci si possa dipingere sopra.
Sono quattro i ragazzi e ragazze che ci si dedicano con maggiore entusiasmo, Ciccio, un bimbo con un braccio offeso e Mamà una bambina molto timida e pesanti difficoltà scolastiche, sono quelli che più si impegnano. Dopo circa tre quarti d'ora, però, molti si sono alternati e stancati, mi ritrovo da solo ad applicare le strisce di carta: non demordo. La coerenza e la costanza vengono ripagate. Alcune ragazze e ragazzi più grandi, dopo aver giocato, chiacchierato etc. si avvicinano e mi aiutano a finire.
Nel frattempo Orso, un ragazzino di prima media, ha tagliato un foglio di compensato, lo ha levigato, ha tagliato le stecche per i bordi del suo biliardo, ha levigato le stecche, le ha dipinte due gialle e due rosse ed ha dipinto il piano azzurro. Il tutto misurando e tagliendo in autonomia, anzi coinvolgendo due più piccoli nel farsi aiutare.
Alla fine buona partecipazione anche nel pulire i pennelli e risistemare il laboratorio.
Uscendo mi vado a prendere un aperitivo con Emiliano, con il quale chiacchieriamo a lungo dell'utilità del lavoro pratico per questi ragazzi che, completamente disabituati alla manualità, perdono la possibilità di sviluppare una parte importante della loro persona, della loro intelligenza: (anche) inibendo loro il lavoro manuale la società gli impedisce di formarsi come uomini completi.

Lotus

PS1 spero di riuscire ad essere più sintetico nei prossimi post
PS2 oggi mi hanno dato la busta paga di Gennaio. Quasi 600 euro.
PS3 oggi mi hanno forse affidato un interessante caso di tutoraggio, vi aggiornerò in seguito.


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