domenica 17 maggio 2009

Diario di un educatore

15 maggio
Sono inkazzatissimo, quegli imbecilli della cooperativa hanno fissato, comunicandolo ieri, una riunione per questa mattina alle 10. Il problema è che oggi doveva essere dedicato a ricucire la rottura con Giuseppe!!! Merda, li odio, odio questa stupida organizzazione del lavoro che si fonda sull'emergenza nel mentre che naufraga.
Giuseppe viene, ha dormito dalla mamma, è sereno e tranquillo, mi scuso per il disguido. lavoriamo lo stesso una mezz'ora e gli affido un tema da portarmi lunedì.

Riunione. La situazione è tragica. Non ci sono soldi. 50% falliamo 50% ci ridefiniamo. Mi sembra molto più probabile la prima vista la pesantezza e la depressione cronica di metà dell'assemblea. Propongo un percorso che vada oltre la solita buffonata dell'iniziativa fine a se stessa... stiamo a vedere, appuntamento a lunedì prox.

14 maggio
Stamattina Giuseppe arriva molto in ritardo, scocciato, gli chiedo se, finalmente, si è riappacificato con la madre, negativo, gli dico di andare a prendere i quaderno, negativo... sbotto. Va finalmente a prendere ilo quaderno e lo sbatte sul tavolo. Non reggo più. Gli dico che se deve venire a perdere tempo può anche starsene a casa, che nessuno ci obbliga a preparare questa terza media, che non mi piace lavorare con i ragazzi viziati come lui. Si allontana, si siede, non lo vedo. Mi rimetto a trafficare con un coso che stavo aggiustando, passano 10 minuti... totale silenzio. Gli chiedo cosa sta facendo. Mi risponde "nulla", "allora vai a fare nulla a casa tua" gli dico, e lui se ne va. Dopo una mezz'ora lo cerco dalla nonna, non c'è... è tornato dalla madre.

Pomiriggio al casale. Ieri Rosa, una mamma, ha lavorato tutto il giorno con me, uguale farà oggi, Matew, il ragazzo con il quale ieri ho sbottato, mi sta vicino tutto il tempo e lavora a fare la giostrina con Rosa... incredibile... con un altro aggiustiamo il portone del magazzino che si è rotto.
Rifletto su Matew e Giuseppe. Penso che questi ragazzi sono cresciuti praticamente viziati ed abbandonati a loro stessi, hanno bisogno di trovare un limite e si sentono più tranquilli e sicuri quando si rendono conto che tu glielo stai offrendo.

Sera aperitivo con gli operatori sociali... me ne sento molto distante, in particolare da quando il "progetto abruzzo" è naufragato... ma a loro è bastato riempirsi delle energie emerse dalla discussione... bleah.

13 maggio
Giuseppe arriva molto in ritardo, correggiamo il tema, lavoriamo molto sulla matematica. ha visto la madre ma sta dormendo ancora dai nonni. Mostra una eccessiva pigrizia che arriva a snervarmi.

Oggi al casale hanno rimontato una delle porte del campetto che i vicini avevano smontato perchè i ragazzi facevano casino giocando in ore non consone. Salvatore, il padre di uno dei ragazzi ha lavorato a lungo per insonorizzare la parete dietro la porta. E' sempre molto disponibile e dovremmo cercare di portarlo più ad esempio per i genitori che se ne fottono dei loro figli. Nel pomeriggio mi, letteralmente, adiro, con uno dei ragazzi grandi perchè fanno i prepotenti e non fanno giocare a palla i piccoli. Era veramente parecchio che non mi arrabbiavo così! Risultato... nel giro di pochi minuti tutti i grandi spariscono.

12 maggio
Non ho le chiavi della sede, così lavoriamo a casa di Giuseppe. Quando gli spiego come fare il tema "lettera ad un amico" mi risponde che lui amici con i quali confidarsi non ne ha... decidiamo di cambiare argomento: "parla del tuo sport preferito". Successivamente lavoriamo sulle divisioni, visto che confonde le quattro operazioni.
Mi rendo conto che è ancora molto turbato dalla situazione familiare, che ancora non si risolve, e che i tempi dedicati al lavoro vero e proprio si stanno accorciando.

pomeriggio: grande cantiere ai QS. Smontiamo tutto il biliardino grande della sala, per ripulirlo, montiamo le ante dell'armadio che ancora ci rimanevano, passiamo la pittura bianca sul grande ripiano, iniiamo a montare il labirinto. Purtroppo i chiodi usati erano troppo grandi, così le sponde del labirinto, in molti punti, si spaccano e ci tocca lavorare a lungo per recuperare il danno.

8 maggio
Oggi Giuseppe appare particolarmente distratto e assente, non riusciamo a lavorare. Per fortuna presto si apre. Premetto che i suoi sono separati, lui è cresciuto con i nonni che lo hanno molto viziato. Da quattro mesi vive con la madre, ovvero da quando la madre, con il nuovo compagno, ha messo al mondo un fratellino. G. mi racconta che la sera prima ha avuto un litigio con la madre, il compagno di lei di è "messo in mezzo", e così il litigio si è acceso, Giuseppe è andato dai nonni ed ora minaccia di non volere più tornare a casa. Con la mia coordinatrice facciamo un'opera di mediazione, chiamiamo la madre, parliamo a lungo con lui. Purtoppo questo fine settimana sarò fuori città e non potrò seguirlo in questa delicatissima fase. Sono molto frustrato da questa circostanza.

Al casale le cose filano liscissime. Attcchiamo alcuni manufatti al muro con il patafix.

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